Interferenze – capitolo 2 – sezione 5

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In un’ altra sala della casa degli orrori di Bound Street
Nessuno di loro aveva dato un’ occhiata al balconcino da cui partivano delle scale per il piano di sopra. Tyco era in quella casa dalla reputazione maledetta quella sera, al buio, intento a disegnare il ritratto di un ratto morto nella sua agenda dei cadaveri. Non usciva quasi mai dalla sua casa, e solo al calar del buio.
La morte lo affascinava e disegnare lo distraeva dai suoi oscuri pensieri. Ma per ” nutrire ” la sua torbida arte di corpi morti doveva compiere l’ atto di eliminare i suoi modelli. Per questo aveva aperto in due quel ratto sventurato con un coltellaccio.
Gli era parso di essersi tramutato in un gatto. Il ratto non aveva avuto scampo. Non si era accorto della presenza di un ragazzino al piano di sotto. Gli pareva di non aver nemmeno intravisto un letto come quello che stava osservando, e quello strano macchinario al suo fianco.
Tyco era adirato. Quei ragazzi balordi lo avevano distratto dallo stato ipnotico in cui si tuffava mentre disegnava e catalogava corpi. Teneva nascosto il coltellaccio sporco del sangue di ratto e meditava se fosse necessario usarlo. Era uno strano e inquietante impulso quello che gli stava salendo nella sua torbida mente.
Immaginava quale opera d’ arte ne sarebbe risultata se quella banda di atleti gradassi fosse diventata una pila di cadaveri.
Tyco non poteva sapere perchè ma sentiva l’ impulso di afferrare quei corpi e sferrare un morso alla gola. Ebbe degli improvvisi flash, immagini sfocate e frammentate di un corpo nella foresta, un umano vestito per andare a caccia.
Un ragazzo simile a lui in aspetto. L’ uomo cadeva. Stecchito e pronto ad essere disegnato. Quella visione lo disturbò e trasalì senza fare un suono. Tyco avrebbe atteso ancora un po’ di tempo. Ma quei ragazzi avrebbero pagato per aver sconfinato nel suo territorio.
Se la gang di Claus avesse dato un’ occhiata in giro per le varie stanze della casa avrebbero osservato una intera serie di ” cadaveri modello ” di animaletti per Tyco. Ce ne erano anche al piano di sotto, ma probabilmente avrebbero pensato che c’ era qualche gatto randagio che veniva a mangiucchiare quei mostriciattoli nella casa abbandonata.
Tyco non avrebbe dimenticato quelle facce. Un giorno li avrebbe cercati e sistemati per bene. Senza curarsi degli avvenimenti giù di sotto, Tyco tornò silenziosamente a ultimare il suo ritratto di ratto squartato.

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